La grande carta di
Basso
Editoriale. Tra poco si parte per il Tour. Per
l’asso varesino è arrivato il momento dell’assalto alla
maglia gialla. Tocca a lui
Ma i regali si fanno a
Natale non al Giro
Contador ha dominato il Giro, regalando tappe ai rivali.
Gesti che i cultori non hanno apprezzato Scarponi e Nibali sul
podio. Lo spagnolo andrà al Tour sub judice. Il ciclismo nelle mani
di dirigenti di zero valore...
E ora in Sicilia per il
tricolore
La
maglia di campione italiano si assegnerà sul tracciato di 26
chilometri ricavato nei dintorni di Aci Catena, paese provincia di
Catania. C’è una sola salita, ma anche 350 metri di
dislivello per ognuno dei nove giri da affrontare. Ed in più il
prevedibile caldo che si incontrerà in Sicilia nell’ultima
settimana di giugno. Le cronometro saranno interamente pianeggianti
e si disputeranno a Paternò la domenica, il giorno dopo la corsa
dei professionisti
Le 10 storie del Giro
d’Italia
Ecco
i momenti caldi di una corsa avvincente combattuta, bellissima
(e... purtroppo perduta)
Contador. Il racconto
d’un giorno indigesto
Era
arrivato al Giro inseguito da un sospetto che i dirigenti
internazionali non erano riusciti a fugare in tempo. Poi la
crononometro a squadre di Torino e i secondi (non pochi) che gli
hanno rubato Nibali e Scarponi. Per il campione spagnolo un inizio
di Giro non certo facile da gestire
Quell’ora maledetta
sul palco della tivù
Si
era capito che al belga Weylandt era successo qualcosa di molto
grave. Le notizie frammentarie e i toni disperati raggelavano il
cuore. E intanto la crudele realtà rimbalzava sugli schermi
televisivi Al centro delle comunicazioni Alessandra De Stefano,
palesemente angosciata. Loro sapevano già la spaventosa
verità...
Una danza di guerra sul
corpo di Scarponi
Il
giorno prima Contador aveva lanciato un messaggio inquietante del
quale nessuno aveva capito il significato Aveva provato la gamba e
la prontezza dei rivali. Sull’Etna ha fatto il
“numero” a sei chilometri dalla conclusione. Il
corridore della Lampre ha risposto più d’istinto che di testa
e ha pagato...
E Rujano lamentava mal di
gambe. Per forza...
Si
era annunciato clamorosamente al Giro del 2005 quando arrivò terzo.
Era uno scalatore di razza, tanto che Bicisport spedì un inviato in
Venezuela per conoscere le sue origini. Poi però è praticamente
scomparso raccogliendo solo brutte figure Ma all’improvviso
eccolo da fenomeno sulla ruota di Alberto Contador
Ma che cosa bolliva nella
pentola del Crostis?
Tutto è cominciato quando il Giro era ancora in Sicilia.
Ecco la cronaca di tanti piccoli retroscena. Il viaggio di Vegni.
Le riunioni delle squadre. Il lavoro di Cainero. Una misteriosa
soluzione di riserva. Il ruolo di Riis. Zomegnan: «Non prendo
lezioni da lui». Vegni: «Questa discesa dava fastidio a
qualcuno»
Poi Nibali si tira su con
polenta e capriolo
Tre
giorni di salite alle spalle I corridori si leccano le ferite Parla
Vincenzo: «La cosa più bella è stata la faccia di Scarponi e
Kreuziger». E Contador? Andrò in tutte le gare dove c’è lui.
Voglio imparare a batterlo»
Nella bella volatona si
intromette una manina
Il
campione d’Italia aveva sognato quella tappa
dall’inizio del Giro Ma ecco sulla strada di Visconti la
ruota impietosa del giovanissimo Ulissi che a ridosso del traguardo
non scherza mai Disperato tentativo del siciliano d’infilarsi
tra il toscano e le transenne e il gesto che gli è costato la
squalifica
Un bicchiere con Riis per
capire Contador
Ecco il racconto del Giro di
Contador vissuto giorno per giorno nel segreto
dell’ammiraglia. Si erano riuniti dopo Orvieto per decidere
cosa fare. Alberto non doveva conquistare la maglia rosa prima
dello Zoncolan. Invece fu lui a chiedere di attaccare
sull’Etna. E il tecnico dovette adeguarsi...
Il ghigno delle streghe nei
sonni di quei due
Tra Scarponi e Nibali un
duello annunciato che lo strapotere di Contador ha reso più
vibrante. Come due pugili incapaci di arrendersi se ne son date di
santa ragione sino all’ultimo giorno. Nella crono hanno
saldato i conti: Scarponi ha retto il confronto e ha messo il
siciliano alla ruota Poi la festa e un minaccioso arrivederci
L’ultima fermata del
vecchio “Brontolo”
L’anno scorso era
vicino ad appendere la bici al chiodo. Poi, la Farnese-Neri di Luca
Scinto lo ha “arruolato” esaudendo il suo sogno:
chiudere la carriera sulle strade del Giro d’Italia. Ma ora
per Noè (professionista dal 1993) è davvero arrivato il momento dei
saluti. Ciao Andrea, ci mancherai...
Niente Crostis? Scelta da
pirla...
Franco Cribiori, il nostro caro professore, sale in
cattedra... Contador? Superbo sì, ma troppo generoso. Nibali e
Scarponi? Coraggiosi e combattenti. Ulissi e Capecchi? Il futuro è
loro. Garzelli? Esemplare. Visconti? Si è tirato la zappa sui
piedi. L’Uci? Assurdo non fare il Crostis. Il Giro? Troppo
duro. E che rabbia la linea della Gazzetta
La reattività? A ogni
costo...
Siamo andati a sbirciare tra
le biciclette che hanno utilizzato i corridori al?Giro. Pochi i
telai o i componenti inediti, se si eccettua la Movistar che sta
testando dall’inizio della stagione un prototipo di gruppo
elettronico di Campagnolo. Ma ci sono anche spunti di riflessione
su come sta cambiando nelle ultime stagioni il modo di pedalare.
Telai compatti e assetti “figli” della ricerca della
massima risposta alle sollecitazioni. E la
guidabilità?
Mandato via, ma lui non
capisce...
Andrea Collinelli ha iniziato con Renato Di Rocco un
percorso di recupero (7 mesi di squalifica per doping nel 2000)
condiviso dal Coni Poi Petrucci si è scagliato contro la
Federciclismo cui ha rinfacciato anche l’ingaggio
dell’ex pistard. E Di Rocco lo ha subito allontanato
smentendo se stesso e punendo una persona che aveva già
pagato...
Una “lama”
studiata in galleria del vento
Riflettori su... Scott Foil R1
Eps, Kevlar o Apl. Addio
alle forature
Visto da vicino.
Cst
Con Oxygen e Ozon
l’estate è più fresca
Visto da vicino. Gore Bike Wear
Jossanova cambia il modo di
dissetarsi
Visto da vicino. Elite
La scarpa ideale per le
competizioni
Visto da vicino. Gaerne
La potenza rilevata a
“colpi di pedale”
Visto da vicino.
Polar
Tubazioni oversize con
scatola BB86
Visto da vicino. Basso
L’entry level in
fibra dal prezzo invitante
Riflettori su... Carraro 943 Valles Clx
Caccia al titolo (la sfida
riparte)
Mastro Artigiani / Con il
mese di giugno ricomincia puntuale da 33 anni, il concorso dei
Mastro Artigiani competizione riservata ai meccanici votati
direttamente dai loro clienti. E’ questa la chiave che ha
reso la nostra challenge una vetrina di livello internazionale che
premia il lavoro di decine e decine di botteghe artigiane del
nostro Paese. Questi diplomi, che troverete nei negozi dei
campioni, sono garanzia di competenza e
onestà
Salita nel finale riecco
Battaglin
Il
nuovo percorso della 61ª Coppa Cicogna ha regalato imprevedibilità
fino alla linea del traguardo. Ne è nata una corsa apertissima con
la fuga che è stata riassorbita solo nell’ultimo giro, quando
la Zalf ha preso in mano le operazioni. Alla fine dal gruppo
compatto sono evasi in due, con il corridore di Molvena che ha
surclassato in volata Aldegheri. Sul podio anche il tricolore
Agostini
E Colbrelli pensa già al
mondiale...
Passista veloce che si esprime bene nelle condizioni
difficili e ama le volate impegnative. Quali sonoi suoi obiettivi?
Ha gli occhi puntati su settembre...
Orrico ritrova l’oro
e Prodigioso vola
Borsa valori. Dilettanti
Il Tour di Basso? Volpi
dicci come sarà...
Una
sera a tu per tu con uno dei diesse della Liquigas. Svelati i
segreti dell’obiettivo Tour. Il cammino di Basso.
L’importanza del gruppo e della cronosquadre. Ma,
soprattutto, come cambierà la corsa con la presenza o meno, di
Alberto Contador. Ivan, la maglia gialla può essere tua
La linea dell’Uci? Mc
Quaid rilancia
Bicisport incontra il capo della Unione ciclistica
internazionale. Si parla dei temi più importanti del
movimento Dalla lotta alle radioline. «Le aboliremo e non
faremo passi indietro» alla complicata vicenda
Contador. «E’ una situazione molto particolare». Infine, la
minaccia della Lega dei pro’ «E’ una ipotesi
irrealizzabile!»
C’è un omino che
vince le volate senza treno
Ecco
Andrea Guardini, il corridore (giovanissimo) che ha dato la paga
anche a Cavendish. Scinto non gli ha fatto correre il Giro per
paura di bruciarlo. Lui ha protestato poi si è convinto: era troppo
duro. Lo aspetta un grande futuro. Ha vinto in Malesia cinque tappe
su dieci. Accolto da Farrar nel club dei grandi velocisti...
Accelerazioni brucianti
“sviluppate” in pista
Andrea Guardini/La Scheda. Un velocista puro con
esplosività fuori dal comune. Decisive le gare in pista nel
chilometro. La salita è un limite psicologico. In volata non teme
rivali...
Roberto
Ferrari In confidenza. Data di nascita: 9 marzo 1983.
Luogo: Gavardo (Bs). Peso: 71 chili. Altezza: 1,73.
Professionista dal 2007. Vittorie: 7. Squadra: Androni
Giocattoli
Botta e risposta tra i due
nemici
Ivan
Basso/Andy Schleck, pensieri, parole e minacce... L’italiano
arriva al Tour dopo aver saltato il Giro. L’altro le ha prese
da Gilbert a Liegi e ora vuole la maglia gialla. Il ricordo degli
anni con Riis, ma ora strade separate. L’appuntamento in
Francia. Si annusano. Si sono studiati. Non si faranno
sconti...
Caro Basso ci siamo. Dicci
come lo cucini...
Suo
fratello ne ha sempre parlato come di un fenomeno. Aveva ragione.
Sembra un bambinone, ma è furbo In corsa è freddo, ma Contador lo
ha fregato. In salita ha grandi accelerazioni, ma poi deve
recuperare. Non sarà mai un cronoman. Al Tour 2010 ci ha fatto
tremare tutti. Il futuro è suo...
E Schleck ci dica se ha
paura di Basso
E’ stato il mio maestro: suo il consiglio di non
fissarmi con la magrezza. Si allena come un matto. Sta attento ad
ogni dettaglio. Sullo Stelvio fu eroico. Sullo Zoncolan ha fatto
paura Sempre disponibile con i giornalisti In salita posso
staccarlo. A crono vale quanto me. Al Tour sarà un osso
duro...
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