Lampre, cosa è successo?
Editoriale. Scarponi Cunego,
Ulissi splendidi argomenti per incontri di studio nella
Coverciano che non c’è
Benvenuti al Tour, ma siate più
“affamati”
Il
grande Bernard Hinault concede a Bicisport un’intervista a
“tutto campo” che farà discutere. Una valanga di spunti
interessanti da leggere (e ragionare) con molta attenzione... 1
- I campioni di oggi? Guadagnano troppo... 2 - E spesso i
soldi gli tolgono la fame di vincere. 3 - Le radioline in corsa
sono una vergogna... 4 - Perchè? Rendono i corridori dei
“game boy”. 5 - Il doping? Radiazione sì, ma a chi
risbaglia. 6 - La strada dell’Uci è giusta ma c’è tanto
da fare. 7 - I favoriti per il Tour? Andy Schleck e Basso, ma
se Contador è quello del Giro... Amen!
Per 3 settimane sarà sempre
domenica...
Pochi giorni e la leggendaria corsa a
tappe francese prenderà il via. E allora prepariamo la sfida (e lo
spettacolo) scoprendo le tappe e i campioni in lotta per la maglia
gialla
Sbarco in
Italia e poi Alpe d’Huez
Partenza dalla Vandea il 2 luglio per
il Tour de France che quest’anno festeggia i cento anni del
Galibier. La mitica cima alpina si scalerà due volte: sarà arrivo
della 18ª tappa (mai il Tour aveva posto un traguardo così in
alto...) e il giorno dopo sarà antipasto dell’Alpe
d’Huez riproposto dopo tre anni. Quattro arrivi in quota e
solo due cronometro: una a squadre e una individuale. Il 20 luglio
lo sconfinamento in Italia con la frazione di Pinerolo
Dietro
Contador gente inquieta...
Dopo aver scoperto cartine e altimetrie
di un Tour pronto a salpare, diamo un’occhiata a quelli che
saranno i grandi protagonisti di una corsa che già si annuncia
ricca di emozioni. Il fenomeno spagnolo sarà il “faro”
indiscusso mentre alle sue spalle sono in tanti i predatori pronti
a colpire. Andy Schleck ci crede. Basso pure. Evans si nasconde. E
per le tappe ecco Gilbert, Cunego, Oss Cancellara, Hushovd,
Cavendish, Petacchi e Malori...
Tornano a fiorire i corridori
francesi
Passata la bufera del doping, che hanno
contrastato con metodi forti e definitivi i francesi ricominciano a
far capolino nelle grandi corse. A parte il campione nazionale
Voeckler, ecco due atleti che testimoniano della nuova realtà. Uno
è Gadret, scalatore sempre attivissimo al Giro e l’altro è
Chavanel, autore di grandi azioni nelle classiche...
Ama solo
le Dolomiti. Il Galibier? Per carità...
Questa è la storia di Gadret, scalatore
pelato che ha lottato sino alla fine per togliere il terzo posto a
Nibali e salire sul podio del Giro. Non nasconde il suo amore
sconfinato per Pantani. Lavorava nel vigneto del sindaco, viene dal
cross, è passato tardi. Ma si è subito rivelato scalatore di
razza
Ma chi
c’è in fuga? Chavanel sempre lui
E’ giunto secondo al Fiandre, ma
se avesse preso la ruota di Nuyens, forse avrebbe vinto. «Ne sono
convinto. Anche se il mio forte è l’arrivo solitario. Mi
piace la strada con la gente che guarda solo me. E mi piace la
grande emozione del Tour. Sono francese ma anche un
“duro” alla belga...»
E
adesso Damiani si coccola Malori...
Fatta la prima esperienza al Giro con
lo splendido risultato di Scarponi e le tappe di Petacchi e del
“gioiellino” Ulissi, il nuovo manager della Lampre
parte per un Tour molto attraente Gestirà Petacchi e Cunego
(superbo allo Svizzera) ma non toglierà mai gli occhi di dosso alla
promessa emiliana
Intanto Cunego si sveglia in
Svizzera
Sulle strade elvetiche abbiamo
ritrovato il vecchio campione, più autorevole più sereno, più
indipendente e, soprattutto più padrone della sua corsa e di se
stesso. I motivi di questo felice cambiamento? L’arrivo in
ammiraglia di Roberto Damiani, l’amore di una famiglia unita
e una bella dose di nuova autostima
Visconti è riuscito a non farsi
“cucinare”
Per la terza volta campione
d’Italia (anzi per la quarta perchè lo è stato anche tra gli
Under) conquista il titolo nella sua Sicilia battendosi da leone
contro uomini che scattavano a turno. Non aveva più compagni
(squadra esausta dopo un grande lavoro con Gatto splendido) sicchè
ad ogni attacco doveva rispondere. Formidabile…
Eppure i
“cannibali” lo avevano circondato
Spettacolare finale d’una gara
dominata da un caldo torrido. Sfide a rotazione negli ultimi venti
chilometri con Visconti protagonista sulla ruota di tutti gli
attaccanti. Con Ballan altri due corridori della Bmc. Ma nessuno
riesce a togliersi dalla ruota il siciliano che per un altro anno
veste il tricolore
Da Malori
un grido: «Ci sono anche io...»
Nell’ultimo giorno del campionato
nazionale la cronometro individuale. Ed è qui che balza alla
ribalta un giovane campione molto atteso. Se sfogliate qualche
pagina indietro scoprite quel che dice del corridore della Lampre
il suo tecnico Damiani che se lo sta coccolando...
La
sfilata di tutte le maglie tricolori
Azzurri
in Sicilia a scuola da Bettini
Alla vigilia del campionato italiano il
commissario tecnico ha convocato il secondo raduno della stagione
«Fare gruppo in nazionale - dice il Ct - ritrovarsi lontano dalle
corse, serve a cementare rapporti veri. Voglio insegnare ai giovani
a conoscersi e a non essere acritici con i preparatori»
Carbonio Gold e tubi “aero” dalla
Spagna
Riflettori su... Orbea, Orca Gdr
Ferro ed
energia a portata di mano
Visto da vicino. KeForma
Nuovo
look “black” per il cambio Red
Visto da vicino. Sram
Lemon
cream: gusto fresco per l’estate
Visto da vicino. Enervit
Linea
Lady: capi unici e... numerati
Visto da vicino. Nalini
Un sito
dedicato alla “famiglia” Monolink
Visto da vicino. Selle Italia
Sanremo
Speed Suit un body da stradista
Visto da vicino. Castelli
Pesa meno di 6 chili. E’ quasi
“illegale”...
Riflettori su... WR Compositi
20Undici
Prato:
sesto titolo e chiude bottega
MASTRO ARTIGIANI / Il Concorso è
ripartito, ma non sarà in gara l’ultimo Campionissimo. Il
motivo? Salvatore Prato dopo aver conquistato la sesta
vittoria nazionale, ha annunciato di essere andato in pensione.
«E’ arrivato il momento - dice - di appendere i ferri al
famoso chiodo». Si ritira così uno dei meccanici storici della
nostra challenge che ha lasciato il segno per la grande passione
che lo ha portato ad essere stimato in tutta Italia...
Ecco i
premi. Si va in Carinzia
MASTRO ARTIGIANI / Diamo
un’occhiata ai premi in palio per questa stagione. Il
Campionissimo e gli altri due artigiani che saliranno sul podio
nazionale vinceranno un soggiorno di una settimana per due persone
in Austria e in più un bellissimo trofeo. Tutti i campioni
regionali riceveranno invece una videocamera digitale. Sul prossimo
numero di Bicisport pubblicheremo le prime classifiche
dell’anno. Forza, aspettiamo i vostri voti...
Sfuggito all’agguato, Cattaneo se la
gode
GIROBIO / L’atleta della
Trevigiani ha concesso il bis dopo il successo alle Pesche
Nettarine. Nella tappa regina ha mostrato carattere difendendo con
i denti il primato dagli attacchi di Anacona, Agostini e Moser.
Tappe anche a Cavasin e Zanotti
Attacco
di Puccio il Prestigio esplode
Passista potente del team Hopplà
Salvatore Puccio sembra avere idee molto chiare. Per la prima volta
ha cambiato preparazione e questo lo ha portato a vincere il
Fiandre. L’anno prossimo passerà tra i pro’ ma ha
ancora un sogno da realizzare Il campionato europeo...
Amicabile
sugli scudi. E Tintori fa il bis...
Borsa valori. Dilettanti
Salone di
Milano, dubbi e incertezze
Primo piano
Ecco
Degenkolb, l’erede di Zabel...
Internazionale. Germania. Sette
vittorie al primo anno da pro’. I tedeschi ci
credono
Tre
milioni all’anno per Gilbert
Internazionale. Belgio. Aperta
l’asta, 5 squadre in lizza
Ma in
salita hanno sentito i morsi di Pinot
Internazionale. Francia. Nel 2009 aveva
vinto il Val d’Aosta. A giugno secondo nel
Delfinato
Pezzi
avrebbe salvato Pantani
Quante volte sarà capitato anche a voi
durante l’ultimo Giro di sognare un Pantani in lotta con
Contador sulle grandi salite. Che sfida e che grande ciclismo.
Naturalmente il Pirata resta nel cuore di tutti ed è normale
chiedersi se, con Luciano Pezzi vivo, la storia del campione
sarebbe stata diversa. Noi ne siamo certi: dopo Campiglio, doveva
correre subito il Tour e Pezzi certamente lo avrebbe spinto ad
andare a riscattarsi in Francia...
Ho
scalato lo Stelvio con Contador nella testa
Ecco che cosa
è successo a Cassani in una fresca mattina di inizio giugno. Il
Giro era appena finito e Davide si era regalato un po’ di
riposo a ridosso delle fascinose montagne della leggenda. Ma
davanti agli occhi aveva gli scatti in salita di Contador e così
arrampicandosi sullo Stelvio, pedalava e rivedeva quelle gambe
agilissime e fascinose...
E
la sua pedalata? Ce la spiega Savoldelli
Un incontro per caso nel secondo giorno
di riposo del Giro d’Italia. Era il primo pomeriggio e Nibali
aveva appena concluso la conferenza stampa. Arriva Savoldelli, il
quale deve registrare una breve intervista. E così nasce tra i due
una rapida conversazione fatta di osservazioni tecniche sullo stile
agilissimo di Contador